Partiamo da un dato di fatto:
il mito della spiritualità contemporanea negli ultimi
50 anni, ha invaso l’occidente con una marea di informazioni spirituali che
ormai riempiono le pagine dei quotidiani, gli spettacoli televisivi e le
riviste patinate a larga tiratura. Classi di meditazione, tecniche di
visualizzazione e rilassamento, yoga, sono insegnati in molte grandi aziende e
la vita di celebrità spirituali è frequentemente oggetto della curiosità del
pubblico.
La spiritualità è diventata non solo popolare, ma
anche un grande affare. La New Age è un’industria
multimiliardaria, e alcuni dei più famosi guru e
maestri spirituali sono tra gli uomini più ricchi degli Stati Uniti.
Il ricercatore contemporaneo, durante il suo cammino
spirituale, cade facilmente vittima di un numero enorme di miraggi, che occorre
sapere riconoscere e affrontare. Scoprire le illusioni che abbiamo sul cammino
spirituale può essere scoraggiante, se non addirittura deprimente; alcuni
sostengono che ciò rende possibili
realizzazioni interiori che prima ci erano precluse.
Le motivazioni della ricerca dell’illuminazione
È molto raro che un ricercatore voglia davvero “realizzare Dio” o “servire l’umanità”. Quando uno studente chiese al suo maestro zen cosa fosse l’illuminazione, egli rispose: “Perché lo vuoi sapere? Magari non ti piacerebbe”.
Spesso un ricercatore spirituale impiega molti anni
per rendersi conto di aver cominciato il cammino spirituale per ragioni che
ignora totalmente, e che sono molto meno nobili e romantiche di quello che la
sua immaginazione romantica pensava. Scoprire la falsità delle proprie
motivazioni può essere molto spiacevole e deprimente, ma mettere a nudo la
falsità delle giustificazioni è un passo prezioso e necessario nel cammino
spirituale.
Le possibili
motivazioni che portano a scegliere il cammino spirituale:
per liberarsi dal dolore ?
Uno dei maggiori fraintendimenti della gente è quello
secondo cui il cammino spirituale è una vacanza.Le persone immaginano che il
cammino spirituale darà loro la pace mentale, la trascendenza dei problemi, la
vita eterna. Anche se è vero che esistono carrettate di tecniche metafisiche
che gonfiano l’ego e creano stati temporanei di estasi e beatitudine, questi
ultimi non durano mai, e in ultima analisi hanno poco o nulla a che vedere con
la vera spiritualità.
per ambizione spirituale, come la volontà di potenza e di controllo ?
Chi immaginerebbe mai che la presunta vita spirituale
–possa essere un’altra via per cercare il potere e il successo, o una maschera
che cela sensi di inadeguatezza? la ricerca dell’illuminazione spesso nasconde
la ricerca del potere, della gloria, del prestigio o di qualche altra forma di
successo mondano.
Un individuo ambizioso non lo è soltanto in un
contesto, ma in tutta la vita, inclusa quella spirituale.
Molti pensano che l’«illuminazione» sia uno stato di
onnipotenza in cui non solo si sarà in grado di dominare gli altri, ma si
terranno sotto controllo le proprie debolezze e difetti umani.
L’illuminazione può sicuramente creare dei poteri o
una capacità di controllo illusori, o limitati, ma lo sviluppo spirituale va
molto al di là del potere e del controllo terreni.
per la paura della morte ?
La gente cerca l’illuminazione perché non vuole
morire. Nelle traduzioni dei testi spirituali, l’illuminazione è sinonimo di
“immortalità”, “trascendenza” e “stato eterno”, è chiaro però che non si fa
riferimento all’immortalità dell’ego o del corpo fisico.
Esperienza spirituale o illuminazione?
Un altro errore comune tra i ricercatori sul cammino
spirituale è scambiare le esperienze mistiche per l’illuminazione.
Quando qualcuno comincia un percorso spirituale, è
verosimile che avrà esperienze di pace e fusione con tutta la vita e visioni.
L’errore è credere che queste esperienze siano lo scopo del cammino. In realtà,
è sufficiente la tecnica giusta per provocare tali esperienze.
lasciarsi incantare da questi spettacoli vuol dire
allontanarsi dal vero cammino spirituale.
Il guru interiore e altre verità spirituali
Anche se l’espressione “guru interiore” indica
qualcosa che esiste davvero, per udire e seguire l’impegnativa guida di un guru
interiore è richiesta una grande maturità umana e spirituale,
che si conquista con anni di pratica spirituale, e non
leggendo un libro o ascoltando un combattente New Age che proclama il
messaggio.
Il motivo principale per cui la gente si volge al guru
interiore è la pigrizia e il disinteresse verso la trasformazione genuina.
Molto simile alla voce interiore è il “seguire il
proprio cuore”. È vero che alla fin fine dobbiamo seguire il nostro cuore e che
quest’ultimo non mente, ma come facciamo a sapere quando lo stiamo ascoltando?
Molte persone non hanno idea di cosa sia il loro cuore, non lo hanno mai
percepito né udito parlare. La maggior parte dei messaggi che attribuiscono al
cuore, in realtà, vengono dalla mente, che è capacissima di parlare con tono
amorevole, delicato e anche “con il cuore in mano”.
Un’altra delle pericolose verità in voga è il
ritornello “tutto è un’illusione”. Seguendo la logica della mente duale, se
tutto è un’illusione, non importa fare del male agli altri o distruggere noi
stessi.
Ma la Realtà assoluta non nega e non cancella la
realtà duale e illusoria.
Inoltre quando una persona non è ancora Anima staccata
dai corpi astrale-mentale-fisico, e pertanto non è ancora entrata nella Realtà
assoluta e vera, vive nella realtà illusoria e duale come se quest’ultima fosse
reale. Perciò, le è inutile negare di
sentirla come l’unica realtà esistente.
Falsi maestri e falsi studenti
il mercato dei falsi maestri è in crescita perché è in
crescita il mercato dei falsi studenti.
Talvolta, per imparare il discernimento e la
discriminazione sul cammino spirituale, dobbiamo incontrare una serie di falsi insegnanti.
Così impareremo a distinguere tra il falso e l’autentico. In ultima analisi,
dobbiamo assumerci la responsabilità di essere finiti con degli insegnanti
falsi, perché in noi c’era qualcosa che ci ha impedito di vedere con più
chiarezza.
(tratto liberamente da un articolo di Mariana Caplan antropologa)