Se un giorno scoprissimo che il mondo in cui viviamo è tutto una finzione? E se venissimo a sapere che i nostri maestri hanno fatto finta di istruirci, che i medici hanno fatto finta di curarci, che gli organi preposti hanno finto di governarci, …, come reagiremmo?
Marco Neri - React |
Si parla molto del vero “non-duale”; se ne parla molto fuori
dall’Italia grazie a risvegliati che finalmente svelano il segreto, cioè
raccontano semplicemente (per quanto sia possibile loro descrivere) .
In Italia invece, si parla
ancora troppo del falso non-duale, forse perché di risvegliati nel
nostro paese ce ne sono davvero pochissimi e coloro che salgono sul podio
fingono o sono convinti di essere risvegliati, ma il fatto che danno istruzioni
sul “come” uscire dall’illusione della separazione indica che non lo sono.
Non si può insegnare a qualcuno come risvegliarsi.
Insegnare appartiene ancora al me separato ugualmente come il risvegliarsi.
Non si insegna né ci si può svegliare perché non c’è nessun io/me o coscienza del me se non nella separazione.
L’illusione propria del senso di separazione sta nel credere
come unica realtà il me/sé inferiore con il suo corpo fisico-emozionale-mentale
e il Me/Sé superiore con il suo corpo fisico-mentale-emozionale.
In altre parole si tratta della storia dell’io/Io nel suo
tempo lineare fatto di passato-presente-futuro.
L’io inferiore e l’Io superiore esistono, sono reali solo
nell’illusione della loro storia di separazione, fatta di accadimenti,eventi,emozioni,pensieri
ecc.
Il risveglio porta un’altra percezione: del reale e
dell’irreale.
Non c'è nessuna illuminazione.
Essenzialmente non si tratta neppure di percezione perché
non c’è una coscienza che si fonde con una Coscienza-Uno; l’Uno o Totalità è la vita che accade, che
sta accadendo, ed è perfetta così.
Solo il me/Me la vive come positiva o negativa nella sua
storia illusoria.
la Totalità è semplicemente la vita che accade. Non c’è un
regista esterno o Creatore che dirige.
Il regista sono gli stessi accadimenti (Vita fatta di Amore
incondizionato), quelli che il “me/Me” vive costantemente, ma in modo separato
e secondo la sua illusione ed è per questo che non si accorge che gli
accadimenti (Vita) sono/è la Totalità che sta cercando.
L’insieme degli accadimenti è la Vita che si “auto-sperimenta”
come totalità (realtà) e come separazione (illusione).
Ecco che il divino è in ogni me/Me nella storia illusoria, e
c’è un nessuno nella realtà totale.
Tutto ciò può far incavolare oppure può essere rifiutato.
Nella storia illusoria l’io separato è convinto che esiste,
solamente, come realtà vera:
il karma e la reincarnazione
il passato, il presente e un futuro che si può plasmare
un ego sul quale lavorare
gli spiriti guida/angeli/demoni/magie nere e bianche
gli alieni e le cinque razze
la divinità trascendente per chi è religioso
la divinità in ciascuno per chi ha una visione animica
il male e il bene
soprattutto percepisce sola questa come realtà, e non “vede”
ciò che non vede.
Nel risveglio è "percepito":
ciò che è (la vita nel suo accadere) come realtà
la separazione come illusione
e tutto è perfetto così.