Leggo ciò che scrivono, conferenzieri, che insegnano ciò che
hanno studiato pur bene, una mescolanza
di argomenti spirituali tra esoterismo-alchimia-iniziazione
1°-2°-3°-4°-5°-6°-7°- non dualità- meditazione occulta – ricordo di sé –
passaggi dalla sottomissione alla libertà – e tutto ciò che di nuovo attira
l’attenzione-
tutto in un grande calderone presentato con elevata
convinzione, tale da “apparire” alla moltitudine come il "Vero cammino verso
l’Uno"..
Succede anche che in giro ci siano Risvegliati che non insegnano nulla, o forse è meglio dire
raccontano il Nulla e il Tutto contemporaneamente mentre testimoniano il loro
Essere ciò che E’ (Uno); di sicuro non insegnano esercizi, iniziazioni, il
lavoro su di sé o qualunque disciplina-pratica spirituale. Quando esci dal loro
“seminario” non hai nulla da mettere in pratica.
Evviva, finalmente!!
Mi ha colpito, per esempio, quando il Risvegliato che sta
nel corpo di Tony Parsons ha raccontato che durante il “prima del click” aveva per tantissimi anni praticato un
cammino spirituale intenso e profondo toccando discipline del lavoro su di sé ,
in quanto convintissimo che l’illuminazione , suo primario obbiettivo, sarebbe
stata conquistata.
Ha anche raccontato che dopo “il click” ha visto sia
l’illusione sia la realtà, e si è messo a ridere guardando l’elevato sforzo fatto dal suo me separato, grazie a quel
fervente cammino spirituale, lo stesso che lo stava conducendo proprio nella
direzione opposta, avendo amplificato molto il senso di separazione : io che deve diventare IO.
L’illusione è propria del “me” che manipola la Mente, la
quale dopo il Risveglio può finalmente svolgere la sua naturale funzione. Il Me
non potrà mai risvegliarsi o illuminarsi perché è l’ologramma. Allo stesso
tempo il me separato è sacro, perché è la modalità con la quale l’Uno si
manifesta nel gioco.
Ascoltando un Risvegliato, come possono essere un Tony
Parsons un Jim Newman una Lisa Cairns per esempio, colui che ascolta nella posizione interiore di ricercatore che
vuole apprendere e in aspettettativa delle istruzioni da mettere in
pratica, percepirà solo una stonatura.
Questo perché tutto ciò che la mente, del me separato,
potrà percepire dalle loro parole è un paradosso.
Per “me separato” sarà incomprensibile ciò che è ascoltato
e può anche produrre fastidio, agitazione o, appunto, stonatura.
Tony Parsons: Ci sono persone negli ospedali psichiatrici che sono
liberate.
Penso che il mondo vedrebbe lo stato di risveglio come
una forma di follia.
E lo è: nella prospettiva del mondo è follia.
Domanda:
Sembra una situazione senza speranza. E’ davvero
deludente.
Risposta. Tony Parsons:
Oh si, ogni cosa cade. I modi attraverso cui abbiamo
fabbricato questo “me” come sempre più potente è attraverso speranza e sforzo,
fallimento e di nuovo speranza e la grande illusione che ci sia una ricompensa.
“Se lavorerò duramente, allora qualcosa mi tornerà indietro.” Ognuno in un
certo senso sta cercando di riempire la propria borsa della spesa, in qualunque
modo, così come è visto con gli occhi della separazione, positivo o negativo.
Ma non è mai abbastanza perché c’è un ricercatore. C’è sempre qualcuno che
pensa che ci sia qualcos’altro di necessario. Ognuno al mondo è un ricercatore
e cercare è sostenuto dall’illusione che ci sia una ricompensa.Questo è sviante
perché ogni volta ci sarà la convinzione che solo se diventi qualco’altro
otterrai il paradiso o l’illuminazione o il congiungimento con l’Uno.
Cammini già in paradiso, cammini sempre nell’assoluto.
C’è sempre, eternamente, solo questo.
Osho , Buddha,
Cristo, Veri Risvegliati , che
tutti, oggi, chiamano spontaneamente maestri;
Osho ha lasciato istruzioni/esercizi sia quando era nel suo
corpo che dopo: l’ideale per il me separato che a tutti i costi deve cercare
l’illuminazione, ma è anche vero che Osho più volte ribadiva che la Verità non
sarebbe stata accettata dagli umani.
Aveva ragione, il segreto svelato sarebbe stato rifiutato e poi ogni
fase temporale del gioco illusorio ha le sue regole..
Buddha, Cristo, facile chiamarli oggi maestri, ma
sfido chiunque a conoscere davvero ciò che trasmettevano
quando erano nel loro corpo e se coloro che li ascoltavano provavano stonatura
e agitazione oppure ammirazione!!
Esistono montagne di scritti del loro operato.....di sicuro
non lasciati da loro.
La verità ultima è sempre stata nascosta, non lo è più negli
ultimi anni.
Verso Tony Parsons, Jim Newman, Lisa Cairns, non è
spontaneo usare il termine di maestri, semplicemente perchè di questi tempi se
entrate in connessione con un risvegliato, è istantaneamente smantellato il me
separato e il suo bisogno di avere tecniche e istruzioni o iniziazioni al fine
di prolungare la sua vita illusoria di separazione
È smantellata la convinzione del Maestro che insegna al
Discepolo, questo è l’unico motivo per il quale non li chiamerete mai maestri.
Domanda :
ho l’idea che dovrei imparare qualcosa, che dovrei
portare a casa con me quello che ascolto qui.
Risposta Tony Parsons:
provi a ricordartelo, vero?
Si.
Non lo fare. Quello che accade qui è qualcosa di
molto più profondo delle parole. Quello
che sta accadendo qui è che il “me” sta cadendo a pezzi. Più ascolta, più il
“me” si dissolve.non hai bisogno di saperlo, non hai bisogno di ricordare ciò
che è detto qui. “Tu” sei preso... qualcosa dentro è stato udito, che non può
essere dimenticato. La mente può cercare di svalutarlo, ma sarà sempre
ricordato e alla fine riconosciuto.
Non c’è una scadenza per risvegliarsi
È molto importante evidenziare che comunque nessuno ha da
migliorarsi o da ripudiare il me, poiché
il me separato è esattamente
come l’Uno ha deciso di sperimentarsi, dimenticandosi.
Domanda:
Molte persone sono spaventate dal rinunciare al “me” e
dal dire “si” a ciò che sta sorgendo.
Risposta Tony Parsons:
non sto parlando di accettazione o dire di si o di no. Parlare
di accettazione e resa e dire di si è un’altra sorta di insegnamento. Non appena
la mente sente che è una buona idea accettare ogni cosa, corre ad accettare
ogni cosa, per 3 o 4 ore forse.. È la stessa cosa dire “essere qui e ora”...non
ha senso, è solo la mente che si attacca a qualche idea: “Di’ di si” .... “Arrenditi”....
Chi si arrende? Chi vuole farlo?
Domanda:
Cosa puoi fare allora?
Nulla. Viene fatto. È questo. non c’è nulla che non
sia l’Uno. Se non riesci a vederlo, quello è l’Uno che non lo sta vedendo. E questo
è lo scherzo. Quando accade il risveglio, la gente scoppia a ridere e a ridere.
Tutta la ricerca che hanno fatto solo per scoprire che c’è già solo questo....è
uno scherzo incredibile.
La gente mi dice: “ciò che stai facendo e comunicando
è la distruzione del ricercatore”
Ma non c’è nessuno che possa distruggere il riceratore.
Ogni volta che c’è un “me” la ricerca accadrà, deve accadere perché c’è tuta la
spinta del me. nulla può fermare questo fino a che non c’è più il “me” , fino a
che l’Uno che sta cercando non vede improvvisamente che ogni cosa è questo.
Comprensione e ricerca sono una cosa sola.
Ogni cosa che sorge è priva di significato. Questa è la sua
bellezza, che sia priva di significato. Non sta andando da nessuna parte, è
solo l’Uno. Dimenticarsi della storia, della frustrazione e della ricerca. Se davvero
ti fermi, c’è solo una cosa: grattarsi la fronte, bere un sorso di té,
scrivere, una sensazione di rabbia, una malattia... c’è solo qualcosa di immediato e diretto.
È l’energia da cui ogni cosa sorge. Ed è l’unica costante. È un silenzio
costante di ciò che siamo e che non cambia mai. Ogni cosa sorge da questo. Però
è anche un mistero e tale rimane.
Questa è l’unica rivoluzione.
Domanda:
tenevo incontri e mi piaceva farli. Ma dopo essere venuta al ritiro con te, non
mi sono più sentita capace di farli. Sentivo che stavo sviando le persone consigliando dei metodi. Pensavo
che stavo solo costruendo un ego spirituale più grande, un me separato più
rafforzato. Ma ora c’è una specie di
voglia di iniziare a farli di nuovo, e un’altra parte di me che dice
di “no”.
Risposta Tony Parsons:
Innanzitutto, non esiste una verità. È parte
dell’apparizione che ci sia qualcosa chiamato vero e qualcosa chiamato non
vero. Non c’è verità e non c’è non-verità. C’è solo questo. Inoltre quello che
stai suggerendo è che ognuno dovrebbe rinunciare a ciò che sta facendo se
quello che stanno facendo è apparentemente sviare le persone. Ma non è
possibile. Il corpo-mente è nel dramma dell’esistenza; non c’è nulla che possa
fermare questo e nulla che lo possa far accadere: c’è semplicemente quel che
succede attraverso quel corpo-mente. Non c’è nessuno che possa sciegliere di
andare avanti o di fermarsi. Inoltre ogni volta che stai in apparenza sviando
delle persone (per apparenza intende l’illusione del me separato che fa
credere che ciò che accade, fuori o dentro di sé, sia reale), stai
offrendo loro un invito perfetto . Ci sono molti insegnanti che
apparentemente sviano, molti... vuoi un elenco? E questo è una espressione
divina; è assolutamente sacra. Non c’è nessuno, ma ogni volta che sembra che ci
sia un essere separato che arriva apparentemente da te a sviarti, questo è un
invito perfetto per quell’essere apparentemente separato.
Non vi è responsabilità da nessuna parte, non c’è mai
stata nessuna responsabilità perché non c’è nessuno, Hitler non era responsabile.
Hitler era l’Uno che appariva come Hitler.
Se chiudi gli occhi ora...non devi, ma se vuoi puoi
chiudere gli occhi e essere consapevole di qualcosa nel corpo. C’è qualcosa che
sta accadendo nel corpo. È un concetto? O lo senti e poi la tua mente lo concettualizza?
Questo è il tuo invito. Ciò che sei vede che quel
corpo-mente trasforma ogni cosa che accade un concetto. È questo. Non cercare di far nulla al
riguardo. Sempre di più emerge colui che vede, emerge l’Uno che vede tutto
questo. Non importa cosa sia visto, tutto quello che accade è ciò che è visto.
tutte le cose che pensi di aver fatto da solo le hai fatte con ciò che vede
quel che accade, che è ciò che sei.
Domanda :
penso che la sorgente dovrebbe sapere che la gente sta
soffrendo.
Risposta Tony Parsons:
La sorgente è la
sofferenza. La sorgente è l’apparizione. Non c’è una sorgente che crea la
sofferenza. La sofferenza è la sorgente che apparentemente soffre. Tutta la
sofferenza viene dalla separazione. Il gioco, la recita, il dramma, è soffrire
la separazione e scoprire la liberazione.
L’intera divinità del “me” è che crea il ricercatore, la
ricerca di scoprire che non c’è un me. ma quando non c’è un “me” c’è
semplicemente questo, l’Uno. E questo è costante.
Domanda :
perché dovrei venire qua ad incontrarti?
Risposta Tony Parsons:
non c’è nulla che tu possa fare a riguardo del venire o
non venire qua. Non è meraviglioso? Non ti preoccupare, quello che sta
accadendo è davvero totalmente oltre “te stesso”.